DESCRIZIONE DEL CORSO
CELLULITE E ADIPE:
La Cellulite, questa sconosciuta! Il termine Cellulite, coniato in Francia nel secolo scorso ed ormai entrato nel gergo comune per identificare uno dei più comuni disestetismi i cui risvolti si riverberano anche sul piano psicologico, è concettualmente poco corretto in quanto nella terminologia medica ogni termine in ‘ite’ è sinonimo di un processo infiammatorio (ad esempio otite: infiammazione dell’orecchio, tonsillite: infiammazione delle tonsille; etc.), mentre in questo caso siamo in presenza di un processo degenerativo dei diversi strati della cute e delle strutture anatomiche ivi contenute. Il termine medico, creato da S.B.Curri, attualmente ritenuto più idoneo a definire questo disturbo è: “Pannicolopatia-Edemato-Fibro-Sclerotica” (P.E.F.S.), che ben evidenzia il risentimento delle cellule adipose, determinato dall’edema e, in fasi evolutive successive, dalla fibrosi e poi sclerosi delle fibre reticolari che, spesso si palesa con ispessimenti localizzati ed irregolari del tessuto adiposo che sappiamo bene essere il cruccio di molta parte della popolazione femminile, anche se, vedremo più avanti la ‘Cellulite’ (la chiameremo sempre così per comodità) può localizzarsi anche nei tessuti dei maschietti.
A livello ‘storico’ questa deformazione ‘patologica’ è sempre stata considerata una caratteristica del corpo femminile; quello che si è molto modificato, nel corso degli anni, è stato l’atteggiamento mentale verso la Cellulite. Nei tempi passati, per esempio, in quasi tutte le culture le donne floride, prosperose (e quindi ricche di cellulite) erano considerate tra le più attraenti e femminili. Tanto che il famoso pittore Rubens aveva scelto come modelle per le sue “Tre Grazie” proprio tre giovani donne che, oggi, sulla spiaggia farebbero inorridire i bagnanti. Nella nostra epoca, contrassegnata da una forte attenzione per la linea e per la forma fisica, la cellulite è diventata il nemico numero uno delle donne che, per sconfiggerla, si sottopongono a trattamenti d’ogni tipo, da quelli estetici a quelli chirurgici.
E’ tuttavia possibile evitare di arrivare a soluzioni drastiche come quelle chirurgiche o ad uno stadio di formazione della cellulite quasi irreversibile, attraverso l’ausilio di trattamenti manuali e soprattutto, come abbiamo sempre evidenziato, con una migliore igiene di vita che inizia dall’alimentazione per passare ad un migliore stile di vita (anche psichico) ed una maggiore mobilità fisica (esercizi!). Prima di addentrarci nel complesso sistema di ‘cura’ di tale problematica che inizia sicuramente con un disagio di tipo estetico-psicologico ma può, in fase molto avanzata, compromettere la corretta funzionalità dell’organismo soprattutto sotto il profilo circolatorio, vediamo di capire esattamente cos’è e come si forma la Cellulite.
La cellulite è un disturbo che interessa l’ipoderma, un tessuto che si trova al di sotto del derma di natura prevalentemente adiposa. E’ un tessuto attivo per il legame intercorrente tra il suo metabolismo e il bilancio calorico. La sua attività si manifesta con una funzione lipolitica, che provoca lo scioglimento dei grassi quando il bilancio calorico è negativo; oppure con quella di liposintesi, che attiva la deposizione dei grassi, quando il bilancio è positivo, costituisce in sostanza la riserva energetica dell’organismo.Il tessuto adiposo deve essere in grado di soddisfare le richieste dell’organismo, quindi, per poter fare questo, risultano essere molto importanti tutte quelle attività mirate alla conservazione di una buona microcircolazione della massa adiposa e alla diffusione regolare delle molecole di grasso, i trigliceridi. I fattori che interferiscono negativamente causano alterazioni localizzate, che, interessando il microcircolo della massa adiposa, con il tempo determinano una compromissione anatomica e funzionale dell’unità vascolare del tessuto, che conduce all’insorgenza di problemi a carico dell’ipoderma e dello strato immediatamente sovrastante, cioè il derma.
La cellulite è causata dalla degenerazione della microcircolazione del tessuto adiposo con conseguente alterazione delle sue più importanti funzioni metaboliche.
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